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Comune di Verzegnis
Via Udine, 2
33020 - Verzegnis (UD)
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Descrizione:
Verzegnis è uno dei 28 comuni della Carnia e fa parte della Provincia di Udine.
Il territorio, costellato di faggi e conifere, è interamente montano ed è in gran parte coperto da vegetazione.
Il comune è costituito da un gran numero di abitati definiti "borgate", i centri più popolati si trovano a valle mentre, quelli più a monte sono stati ormai abbandonati.
La maggior parte degli abitanti risiede nei quattro centri principali:
Chiaicis (Cjaiças) 256 Abitanti
Chiaulis (Cjaulas/Cjauias) (sede municipale) 201 Abitanti
Intissans (Dintissjans) 170 Abitanti
Villa (Vila) 204 Abitanti
Tre abitati minori:
Santo Stefano (San Stiefin) 21 Abitanti
Riviasio (Ruviâs)
Marzovallis (Marzovalas) 39 Abitanti - quest'ultimo sviluppatosi a partire dagli anni '80 -
Riuniti insieme formano il comune con il nome di Verzegnis, dal comune prende anche nome il monte (1915 s.l.m) che sovrasta le quattro frazioni e, il lago artificiale creato dalla SADE nel 1957, sbarrando il flusso al torrente Ambiesta (Dimbiesta), per alimentare la centrale idroelettrica di Somplago (Somplât).
In passato esistevano altri cinque centri abitati:
Le origini del nome
L'etimologia di Verzegnis è incerta, tuttavia è quantomai naturale osservare che potrebbe essere nient'altro che la polirematica "verza e(?) gnaus" (letteralmente "verza e(?) rape", in carnico), dimodoché si potrebbe ricondurre l'origine per esempio ai prodotti di una possibile coltivazione prevalente in quella zona nel passato. Altre possibili derivazioni fanno riferimento al colore verde, data la grande quantità di vegetazione presente nel comune, o al nome Virginia/Verginna.
Un interessante riferimento storico sull'antico ruolo di Verzegnis in Carnia è rappresentato dai resti di una torre (sul colle Mazeit, nella frazione di Villa) portata alla luce in scavi archeologici condotti soprattutto nel biennio 1989-1990 e ripresi nel 2000. Gli studi condotti sui reperti ritrovati collocano temporalmente la costruzione a cavallo tra il XII ed il XIII secolo d.C. Si ritiene che la torre rientrasse nel sistema di fortificazioni eretto in difesa dei valichi alpini orientali, giacché la sua posizione strategica consentiva il controllo della parte superiore della vallata del fiume Tagliamento, dell'accesso meridionale alla via per Iulium Carnicum ed al Norico.
La chiesa di San Martino a Villa viene nominata come pieve per la prima volta nel 1072.
Le indemoniate di Verzegnis
Il paese di Verzegnis è noto per i fatti accaduti nell'inverno del 1878.
Una ragazza del luogo, tale Margherita Vidusson, manifestò di essere posseduta dal demonio, dando vita ad un'epidemia che coinvolse via via altre 24 ragazze ed un carabiniere: le indemoniate urlavano e bestemmiavano in lingue sconosciute e si ritrovavano dotate di una forza straordinaria ed animalesca. Tutto finì con l'intervento del medico e massone illuminato udinese Giuseppe Chiappolino. Di questi avvenimenti parla il romanzo di Pietro Spirito Le indemoniate di Verzegnis e sono ripresi in una pièce teatrale, "Indemoniate", a firma di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi.
Durante la seconda guerra mondiale, a Verzegnis avvenne un fatto singolare: dall'ottobre del 1944 all'aprile del 1945 il paese venne occupato da un reggimento di cosacchi divenendo il "centro" della Carnia. I cosacchi erano stati reclutati dai nazisti per contrastare il movimento partigiano, molto attivo in Carnia. Più di 1500 persone, tra soldati e civili, giunsero a Verzegnis con cavalli ed armenti e vi stabilirono la sede del comando principale del Reggimento Tèrek-Stravropol'. Nelle promesse dei tedeschi ai cosacchi in cambio della loro collaborazione, la Carnia, sarebbe dovuta diventare Kosakenland in Nord-Italien e questi secondo tale progetto vi si stabilirono nella parte meridionale della Carnia eleggendo come proprio "capoluogo" il paesello di Villa di Verzegnis, dove il capo supremo delle forze cosacche alloggiava.