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Comune di Tramonti di Sopra
Via Roma, 1
33090 - Tramonti di Sopra (PN)
La scheda è stata inserita da: Monica Friuli-Venezia Giulia
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Descrizione:
L’origine del nome Tramonti si deve alla posizione geografica, mentre l'origine dei Centri dell'alta Val Meduna si deve alle popolazioni che vi si rifugiarono nel X secolo per sfuggire all'invasione degli Ungari.
Nel 1880, mentre si stava costruendo un tronco della strada rotabile Tramontina, in località Tridis, furono scoperte delle tombe singolari, formate da mattoni, e all’interno si rinvenne qualche frammento di ossa.
Sempre in località Tridis furono scoperte due grandi cisterne, che per la loro ampiezza e la tecnica di costruzione, fanno pensare ad una numerosa popolazione molto progredita.
In altre località della valle furono scoperte fosse interrate contenenti degli scheletri. Questi antichissimi sepolcri di mattone risalirebbero ad un’epoca molto lontana nei secoli, nei confronti di quelle semplici fosse che ricordano tempi posteriori al 1000.
Dopo l’anno 1000 la Val Tramontina segue le vicende medioevali; fa attivamente parte della piccola Patria del Friuli, poi subisce la dominazione e lo sfruttamento di Venezia.
Nei tempi successivi, la numerosa popolazione della valle conduce la propria esistenza con semplicità, adeguandosi e spesso subendo gli avvenimenti Regionali e Nazionali.
La valle partecipa attivamente alle lotte Risorgimentali e, volontari Tramontini combattono agli ordini del grande patriota e fervente Garibaldino Antonio Andreuzzi, nato nella vicina Navarons.
La grande guerra combatte le sue battaglie anche in Val Tramontina seminando distruzione, lutti e miserie.
Anche nella seconda guerra mondiale la valle, come del resto tutto il Paese, patisce le tribolazioni di quel terribile periodo bellico, non senza scrivere pagine gloriose nella lotta per la Resistenza, dove il Battaglione Val Meduna della IV Brigata Osoppo , al Comando del quale venne chiamato il Tenente Luciano Pradolin (Goffredo) di Tramonti di Sopra.
Si distingue particolarmente nella difesa della Forcella di Monte Rest, dove, sebbene inferiori per numero e per mezzi, i Partigiani della Val Meduna, in due giorni di eroica lotta, contengono e poi respingono il nemico.
Negli anni del dopoguerra la Val Tramontina vive le grandi difficoltà ed i molti problemi di organizzazioni e di lavoro, con la purtroppo tipica rassegnazione e con un non indifferente sacrificio, che si può determinare con una sola parola: emigrazione.
Non si può fare a meno di ricordare le gravi conseguenze causate dai terremoti del 6 maggio 1976 e di settembre dello stesso anno. I danni materiali ammontano a decine di miliardi.
La Val Tramontina ha reagito in modo positivo alla catastrofe e le forze valide si sono adoperate perché le riparazioni e le ricostruzioni divenissero realtà.
Attualmente la forza lavoro locale è occupata nel settore terziario, in quello manifatturiero, alimentare e nei centri industriali di Maniago e Spilimbergo.
L’agricoltura e l’allevamento sono stati abbandonati ad eccezione di piccole realtà familiari.